mercoledì 2 marzo 2011

Mediatori creditizi e riforma del settore Capital Money può essere un’opportunità


Archiviato il primo mese del 2011, il settore dei finanziamenti immobiliari e, più in generale del credito ai privati, tira le somme. La ripresa, iniziata nell’ultimo trimestre dello scorso anno, è reale e tangibile, come testimoniato dall’ultimo rapporto di Crif, Assofin e Prometeia sull’andamento del comparto del credito nel nostro Paese, e da Tecnocasa che ha stimato che, nel 2011, ci saranno tra le 630 e le 650mila compravendite immobiliari in Italia, di cui la maggior parte sarà perfezionata grazie a un mutuo casa. La ripresa del mercato dei mutui è caratterizzata anche dall’aumento degli importi medi richiesti e dall’aumento della durata media del finanziamento e anche Banca d’Italia, nel suo più recente rapporto sui mutui, ha rilevato un andamento crescente e caratterizzato, in particolare, dalla crescita di finanziamenti ipotecari a tasso variabile rispetto al fisso.
A questa ancora piccola ma significativa ripresa del settore, si unisce la legge di regolamentazione della mediazione creditizia, il D. Lgs. 141 che ha portato vivacità - per non dire scompiglio - al mercato e alla professione.